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Privati di tutto. Come difendere servizi pubblici e reddito dalla speculazione privata. Convegno, 6 Aprile 24, Savona

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UNO SGUARDO ALLE LOTTE DEL PASSATO PER PROGRAMMARE QUELLE FUTURE.

Lo scorso 6 aprile 2024, presso il Campus Universitario di Savona, si è tenuto un convegno organizzato da CUB e Medicina Democratica sul tema “Privati di tutto. Come difendere servizi pubblici e reddito dalla speculazione privata” durato ………

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Lo scorso 6 aprile 2014, presso il Campus Universitario di Savona, si è tenuto un convegno organizzato da CUB e Medicina Democratica sul tema “Privati di tutto. Come difendere servizi pubblici e reddito dalla speculazione privata” durato l’intera giornata.

L’ottica con la quale è stato costruito è stata improntata ad analizzare non solo i principi sulla base dei quali i servizi pubblici del nostro paese sono stati inizialmente conquistati ma anche quale forza e quali modalità sono state messe in campo allora per ottenerli.

Più di un relatore, infatti, ha richiamato nel proprio intervento l’universalità delle cure e l’uniformità sull’intero territorio nazionale (per quel che riguarda la sanità), superando la frammentazione territoriale e le vecchie casse mutue legate alle categorie più forti e comunque spesso in deficit, il contrasto alla selezione di classe (per quanto riguarda il diritto allo studio), attraverso il superamento degli istituti di avviamento al lavoro per i più poveri e l’accesso all’università da ogni categoria di scuola secondaria superiore, il modello di trasporto finalizzato alle necessità di spostamento di studenti e lavoratori e non solo al viaggio inteso come opportunità esclusiva per le persone abbienti, con una maggior attenzione al trasporto delle merci con mezzi meno inquinanti possibile.

Un riesame di quei principi dettato dalla necessità, visto che dall’analisi di quasi tutti gli interventi è emerso che di quelle conquiste oggi spesso rimane solo lo scheletro, poiché nei fatti la gratuità, la tempestività delle cure e la logica della prevenzione sono praticamente scomparse, insieme alla fruibilità dei mezzi pubblici, perennemente strapieni e in condizioni di scarsa manutenzione così come strade ed autostrade, mentre la scuola pubblica ha ripreso a sfornare a pieno ritmo una massa di giovani poco abituati al ragionamento critico ma molto vicini allo sfruttamento che li attende una volta inseriti nel mondo del lavoro, riservando la possibilità di accesso a master estremamente costosi in università di lusso ai soliti figli della migliore borghesia.

Il convegno ha quindi focalizzato l’attenzione sulla capacità dimostrata dal movimento operaio e sindacale degli anni ’60 e ’70 di costruire attorno a se un enorme fronte popolare che raccolse, su quegli obiettivi,intere categorie di soggetti sociali, pensionati, studenti, disoccupati e artigiani o piccoli commercianti, il movimento delle donne e quelli giovanili, coinvolgendoli nelle lotte e nelle manifestazioni di piazza, riuscendo così ad imporre ai governi democristiani dell’epoca l’accettazione di riforme significative per paura di un possibile sorpasso numerico dell’opposizione nelle successive tornate elettorali.

La scomparsa di quell’opposizione, sia a livello parlamentare sia nelle piazze e nei posti di lavoro, grazie anche all’accodamento delle maggiori organizzazioni sindacali del paese alle logiche delle necessità imprenditoriali, ha privato cittadini e lavoratori di uno strumento indispensabile per poter provare ad opporsi a queste derive, ovvero l’organizzazione autonoma della classe, costringendo spesso anche il sindacalismo di base ad una strategia di difesa dell’esistente, destinata però ad esaurirsi di fronte alla capacità del sistema di riconquistare velocemente quanto ceduto nelle lotte residue.

Almeno fino a quando non acquisirà la capacità di alzare nuovamente il tiro e ricominciare a volare alto, ripensando a quei progetti e a quella capacità di lotta basata su una reale partecipazione di massa ad ogni forma di vita politica e sociale del paese.

Dalla viva voce dei testimoni diretti di questo progressivo disfacimento dei servizi pubblici, è emerso come leggi e decreti siano ormai una copertura di facciata del disimpegno dello stato versi i suoi cittadini, soprattutto i più deboli e svantaggiati, i malati, gli anziani, i disoccupati e i poveri, che mantengono il diritto a queste prestazioni solo nella teoria, mentre attraverso strumenti studiati nel dettaglio (gli isee, i minutaggi, le liste d’attesa non rispettate o i controlli farlocchi) di fatto o vengono costretti a rivolgersi al privato o devono rinunciare a buona parte di queste prestazioni.

Dai relatori è poi arrivato un forte richiamo, esemplificato da numerosi interventi di militanti impegnati nelle lotte sui vari fronti, alle altre forme di distruzione del sistema pubblico applicate ad molteplici altre categorie, dall’acqua potabile sempre più privatizzata al ruolo della Cassa Depositi e Prestiti ormai utilizzata a sostegno proprio delle privatizzazioni, dall’Autonomia Differenziata che distingue nuovamente i diritti su base territoriale al PNRR che, mentre finge di sostenere i servizi, li distrugge progressivamente ponendo lo smantellamento del Welfare State proprio come condizione per accedere al prestito stesso, enorme debito che stiamo ponendo sulle spalle delle generazioni future.

Il convegno ha infine posto la necessità della ricostruzione di un fronte ampio, non solo di organizzazioni ma di categorie sociali, nel quale l’organizzazione sindacale, perno dello scontro di classe, sia forza trainante sia come numeri che come capacità progettuale, rilanciando con convinzione l’idea di costruire una società basata su principi alternativi allo sfruttamento dell’uomo, dell’ambiente e delle risorse del pianeta, nella quale la guerra non sia più la logica conseguenza del conflitto tra economie ma il ricordo di un passato ormai remoto.

Clikkare sul nome del relatore nella seguente tabella per ascoltare o sul titolo per leggere l’intervento

Maurizio LoschiReferente provincialeCUB Savona e Medicina Democratica SavonaPresentazione convegno
Maria Elisa Sartorgià docente di Organizzazione sanitaria, Università di MilanoMedicina DemocraticaPoche importanti cose da mettere a fuoco sulla privatizzazione del SSN
Magnone LuisaSegretaria provincialeCUB Sanità SavonaLa battaglia contro la privatizzazione dall’interno della sanità.
Rino
Tortorelli
Vicesegretario Cittadinanzattiva LiguriaCittadinanzattiva aderente al Fronte Comune Ligure “Insieme per la sanità pubblica”La diversa sanità in Liguria tra mare e monti.
Alfonso NataleGià nel coordinamento naz. CUB SURCUB TO  e Ass. Scuola e SocietàDalla scolarizzazione di massa ad una nuova selezione di classe.
Paola MalloneInsegnanteCUB SUR SavonaDal fare scuola all’essere scuola
Ilaria CanaliniPresidente dell’associazioneDall’Albero al frutto e Genitorialità consapevolePartecipazione.
Daniela TedeschiConsigliera metropolitana GE (2017-2022)Esperta autodidatta in Mobilità SostenibileViaggiare: da necessità a privilegio.
G.B.
Sirombra
Autista TPLCUB Trasporti SavonaDal dire al fare: l’esperienza di lotta locale.
Gianni
Gatti
MilitanteCUB pensionati SavonaLa costruzione di un Fronte dei Servizi Pubblici basato su obiettivi concreti.
Corrado OddiCoordinamento NazionaleForum Italiano dei Movimenti per l’AcquaStoria e futuro della lotta per l’acqua pubblica.
Roberto MeloneConsiglio NazionaleAttac ItaliaI soldi ci sono, e sono tanti, ma sono nelle mani sbagliate.
Rita LasagnaAvvocato Foro Savonawww.avvocatosalute.it  e Sportello diritto salute.Liste d’attesa. Pretendere il rispetto della legge è possibile.
Furio MoccoReferente provinciale CUB SavonaCUB ValbormidaIl PNRR: come demolire i servizi pubblici fingendo di finanziarli.
Laura ValsecchiMilitante per la salute e dirigente di Medicina Democraticacomponente del Coordinamento per il diritto alla sanità per le persone anziane,malate e non autosufficienti.Anziani non autosufficienti: dal PNRR alla Legge Delega quali cure sanitarie sono garantite?
Enrica GabelliOperatrice OSS Milanocomponente del Coordinamento per il diritto alla sanità per le persone anziane,malate e non autosufficienti.L’unità tra i parenti e i lavoratori nelle RSA e nelle RSD.
Giampiero IcardoPensionatoCub Valbormidaa tutela dei pensionati
Alberto
Dressino
Forum Acqua
Mattarocci EraldoReferente provinciale CUB SavonaCUB Savona e Medicina Democratica SavonaConclusioni
Luisa MagnoneSegretaria ProvincialeCub Sanità SavonaRingraziamenti

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